LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Niccol Zappa
|
|||
Tregua lei non mi è mai piaciuta adesso che accomodato sul trono respiro, sento che mi lasci. Ripeto di stare meglio finalmente passa e la chiamano estate
Mi abbraccio l'arrivo dell'autunno con il tuo corpetto scintillante dentro al piumino che scende sulle tue gambe
Caldo che non riesce a pensare mentre l'autunno si accomoda elegante entrando dalle finestra. Il freddo mi chiama scusandosi
E cammini con la tua piccola catenina aggaciata al collo staccando sistematicamente i piedi dal pavimento sei maestosa con quel vestito bianco imperiale. entri in bagno spogliandoti ridendo da sola allo specchio.
Una goccia di sudore a breve si stampa e scende sulla spalla che stanca anche lei crede alla fine del caldo e menomale che arrivi rinfrescando l'aria senza nemmeno avvisare Settembre fronte di ogni inizio Esalti poi il tutto amplificandolo d'inverno.
Dove rimani ferma formidabile cammini meno e vengo a prendere ogni cosa
Adesso che esci dal bagno di casa tua ti scaraventi a letto reso liscio e fine dalla tua pelle bianca dove le lenzuola silenziosamente ti sfiorano, circondando la camera
Mentre da questo trono accomodotato riesco a vederti
L'estate che suona da fuori si mette pronta sulla sua giostra e prima di tornare e fermarsi meglio cosi.... passeranno dei mesi non riesco proprio a pensarci.
è il caldo che entrandomi dentro perfora le mie noie ti aspetto come da sempre da 1000 anni non vedo l'ora che tu torni già adesso nella stanza è più freddo.
|
|